L’inferno si allunga: “Prolungamento della durata in esistenza con il sistema consumista? Sì, in pessima salute…”

E’ un errore considerare la lunghezza della vita sinonimo di salute e di benessere. La medicina ufficiale ha contribuito sicuramente ad allungare la vita dell’individuo ma non certo il benessere della persona, né i meriti possono essere attribuiti all’alimentazione carnea e industriale (solo in Italia ogni anno muoiono 230.000 persone a causa di problemi legati alla cattiva alimentazione) ma perché è aumentato il benessere, la pulizia, l’igiene, la consapevolezza personale dell’importanza di tutelare la propria salute.

 

La vita media è aumentata perché oggi la popolazione ha da che nutrirsi, non lavora più sotto il sole dall’alba al tramonto, non ci sono le guerre, le pestilenze, la mortalità infantile, la frequente morte per parto.

           

Fin dai primordi finché i nostri lontani progenitori abitarono nella foresta intertropicale e vissero secondo la loro natura di animali fondamentalmente frugivori la loro vita raggiungeva, come tutti i mammiferi, più o meno 7 volte il loro periodo di sviluppo. Se si considera che l’essere umano raggiunge il suo completo sviluppo all’età di 19-20 anni, appartenendo alla stessa classe, dovremmo vivere 130-140 anni. Quando poi cambiarono le condizioni climatiche e dovettero adattarsi alla savana e inserirono nella loro dieta anche la carne, ci fu un calo della lunghezza della loro vita ed è rimasta più o meno tale nel corso della storia a causa anche delle malattie, delle guerre e della fame, come accertato dai più illustri paleoantropologi, in particolare da Reay Tannahili che nella sua pregevole “Storia del cibo”, afferma che “Meno della metà della popolazione sopravviveva oltre all’età di vent’anni e 9-10 degli adulti restanti morivano prima dei quarant’anni”

           

Parallelamente alle mutate condizioni sociali, a mano a mano che l’essere umano acquistava benessere la vita ha incominciato ad allungarsi fino ai nostri tempi. Attualmente la vita degli umani in occidente si aggira intorno agli 80 anni, non in virtù delle medicine, ma soprattutto perché l’essere umano con il benessere tende a ritrovare la sua vera natura e torna a recuperare quella parte di vita che gli anni bui della sua storia gli hanno sottratto.

 

La lunghezza di vita di ogni specie è quella stabilita dalla natura: se una determinata specie si allontana dalle sue regole biologiche inevitabilmente tende ad ammalarsi e conseguentemente ad abbreviare il corso della sua esistenza. Una qualunque specie costretta a vivere in condizioni innaturali, nutrendosi con prodotti inadatti alla sua natura, respirando aria inquinata, soggetta a contrasti tre i suoi simili ed in preda a disarmonie individuali, sicuramente tende a sviluppare malattie e a rendere più breve la sua stessa esistenza. Se poi la stessa specie torna alle regole naturali non può che recuperare la sua buona condizione fisica e anni di vita. In effetti più una popolazione vive nella miseria, nell’indigenza, nella denutrizione o alimentandosi con prodotti privi di valore nutrizionale, più tende ad ammalarsi e di conseguenza si riduce la lunghezza della vita. Le popolazioni più longeve non sono quelle che vivono nell’opulenza ma quelle che conducono una vita sana, sobria, più vicina alle leggi naturali.

 

Franco Libero Manco

 

 

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Detti e maledetti

 

“Ignora ancora la punizione che l’aspetta, la terribile pena riservata agli assassini, colui che predica l’omicidio con un’arma inesorabile e che giustifica il suo atto. Ma tu, o Ahoura Mazhada, tu conosci il nero destino che aspetta prima o poi a tutti. Fu così che punirono l’uomo quando egli un giorno insegnò ai suoi fratelli insensati a nutrirsi della carne degli animali massacrati e fatti a pezzi. Tu solo, o Signore di Saggezza, sceglierai la loro espiazione. Il Signore di saggezza ha predetto il male a quanti sopprimono la vita del bovino. Per queste azioni, la razza dei sacrificatori e quella dei sacerdoti saranno eliminate. Siano maledetti tutti coloro che predicano l’uccisione del bestiame! Siano maledetti i falsi profeti, i falsi sacerdoti, corrotti gli uni come gli altri, che tradiscono la verità, si appropriano del potere e falsificano tutto con le loro menzogne. Dello Spirito del male sono pervasi i cosiddetti grandi di questo mondo, i potenti, coloro che sono caduti in atroci errori si alleano ai dèmoni per compiere le loro azioni e fanno uccidere il bestiame per nutrirsene, ignorando la volontà divina”.(Zarathustra)           

Orfeo, il profeta della Tracia, insegna agli uomini il rispetto per gli animali: “Come voi hanno un’anima, come voi sopravvivono, poi ritornano sulla terra. Astenetevi quindi dal mangiare cibo a base di carne! Gli animali sono come voi, figli del Dio primordiale, Eros, grande energia d’amore che permette di unificare tutti gli aspetti del mondo”.

           

Fénelon scrive nel Telemaco dice: “Gli uomini sono tutti fratelli e si uccidono a vicenda, ma le bestie feroci sono meno crudeli. I leoni non fanno la guerra contro i leoni, né tantomeno le tigri contro le tigri; attaccano soltanto animali di specie differenti: soltanto l’uomo, malgrado la sua ragione, compie ciò che gli animali non fecero mai”.

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